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RIPARAZIONE TERMOFORMATO ZONA PILETTA DOCCIA

Il termoformato del mio ecv2i del 2001 era perfetto fino a quando, durante il rimontaggio del wc Galaxy appena revisionato, in ginocchio ho poggiato la punta del piede dx in zona piletta doccia. Utilizzo sempre e da sempre la copertura a L in dotazione tranne purtroppo quella volta! Non potete immaginare quante volte mi sia dato da solo dell'imbecille!

 

 

Comunque pensando alle possibili soluzioni sono giunto alla fine a considerare come unica valida la vetroresina. Ho chiesto consiglio ad un amico ecovipparo che ripara barche e che ha fatto esperimenti in passato sul termoformato Laika. Mi ha consigliato solo la resina epossidica come l'ottima UHU PLUS.

Al contrario della comune epossidica la UHU PLUS ha la consistenza di una colla ma dopo 1/2 h si scioglie livellandosi prima della asciugatura.

Nota: non utilizzate quella rapida da 5 minuti ma la versione da 300 kg/cm2 a lungo tempo di essicazione.

Per tutto il lavoro (10x10 cm2 circa) ho utilizzato 1 confezione e 1/2 di questa colla bi-componente.

 

 

Prima di tutto ho smontato la piletta svitando la vite e togliendo la retina metallica circolare. Poi ho aperto il doppio pavimento sottoscocca togliendo la paretina laterale corrispondente. Questa è solidale alla struttura tramite solo 2 viti autofilettanti e molto butilico/schiuma poliuretanica.

Prima di tutto il problema era il fatto che la vtr doveva avere una base su cui poggiare prima dell'essicazione. Alla fine ho tagliato 2 pezzi di pvc spesso 1,5 mm largo 12x5 cm come in foto. Per poterli posizionare al centro del foro ho fatto 4 piccoli fori da 2,5 mm.

Ho scartavetrato il supporto su cui poggiare la vtr con carta grana grossa da 60.

Nota: trattare circa 1,5/2 cm attorno al foro e sulla paretina verticale.

Infilati i due pezzi tra termoformato e polistirolo sottostante ho inserito con un pennellino poca resina nel taglio centrale. Ho poi posto in posizione le due mezzelune utilizzando una pinzetta con i becchi fini infilati nei fori da 2,5 mm.

Era giunto ora il momento di iniziare a stendere il primo foglio in fibra di vetro precedentemente ritagliato in forma.

Nota: prima di iniziare a posizionare i fogli e stendere la resina col pennello ho fatto varie prove di taglio e posizionamento.

Una volta sicuro ho iniziato a stendere la colla (preparata con una stessa quantità di indurente e legante) sul termoformato e poi sulla fibra.

Nota: tamponare ed evitare le pennellate che si portano via la fibra!.

Una volta stesi due strati di fibra ho atteso la quasi totale essicazione sotto il phon montato su un tripod. Dopo circa 1 h la fibra aveva assorbito tutta la resina, quindi ho ripassato nuovamente la colla e lasciato nuovamente ad essiccare sotto il phon caldo per altre 2/3 ore.

 

 

 

Nota: la resina diventa più resistente ad alta temperatura; con il phon si raggiungono temperature di 50°C e il totale essiccamento dopo circa 3/4 ore. Il supporto resta comunque lavorabile dopo 48 ore circa.

A seguire ho forato con la tazza del diametro corrispondente al vecchio foro.

Nota: attenzione alla posizione del nuovo foro poichè il foro nel pavimento non è perfettamente centrato sulla piletta e la vtr rimane tonda tra paretina verticale e base e costringe a spostare un po' in avanti il foro rispetto alla posizione originale. Nel mio caso, al fine di posizionare la piletta nel pavimento, è stato necessario molare con precisione il legno subito sotto il termoformato.

Dopo aver forato ho scartavetrato con carta grana 120/240/400/600 fino a far diventare ben liscio il supporto.

Con la cartavetro del 100/240 ho reso perfettamente liscia la superficie inferiore del pvc; questo è stato necessario dal momento che la guarnizione della piletta lavora da sotto.

Terminata la preparazione meccanica ho sgrassato bene con alcool per finire poi con l'applicazione di qualche strato di vernice tramite aerografo.

Nota: dato l'elevato contenuto di saponi nell'acqua è necessaria una vernice altamente resistente come la poliuretanica bicomponente. Io ho utilizzato quella con catalizzatore al 50% (1 parte di catalizzatore per 2 parti di vernice). Il lavoro è venuto quasi perfetto grazie anche al colorificio che mi ha preparato una vernice a campione praticamente identica all'originale.

Finita la verniciatura non rimaneva che riposizionare la piletta da sott e terminare il lavoro. Il dado plastico del tubo a L da 40 toccava il legno e io volevo essere sicuro, data la criticità del punto all'acqua, che la guarnizione facesse un'ottima tenuta sul pvc. Per far ciò ho preso il Dremel e relativo flessibile e ho tagliato per qualche cm di legno affinchè il tubo a L non toccasse più e la guarnizione potesse lavorare bene.

 

 

 

Ho cercato senza successo una nuova piletta simile tra ricambisti di idraulica e vari Brico. Alla fine ho recuperato la piletta originale ripulendo, con estrema delicatezza, la particolare guarnizione dal silicone bianco esistente. Tra guarnizione e base in pvc ho applicato un giro di nastro butilico Terostat di lato 1 cm scarso.

Sotto la retina forata di metallo ho applicato una striscia di mastice grigio per idraulica e con l'aiuto di un amico ho posizionato e serrato il tutto da sopra.

Nota: nel mio caso la piletta era munita di tappo a vite. Visto il maggiore spessore della battuta in vtr il tappo stesso non era più avvitabile al perno filettato della piletta.

Dopo varie misure ho incollato un dado a quello esistente già affogato nel tappo e ho aggiunto un o-ring fine sulla battuta del tappo.

Per far ciò ho avvitato una vite e stretto in battuta i due dadi. In questo modo la resina applicata sulle pareti dei due dadi asciuga senza penetrare nel filetto. Alla fine si toglie la vite e il gioco è fatto.

 

istruzioni (.pdf)

alcune immagini hi-res

 

Buon lavoro da Massimiliano!

Giugno 2012

(by massi68- ecv 2i-2001, email: mammuthbianco@gmail.com)

 

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